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| Concordo con la maggior parte dei colleghi: la formazione in servizio, dovrebbe essere obbligatoria, incentivata e riconosciuta. Aggiungo solo ciò che non è stato detto: l’innovazione, il progresso e il miglioramento della scuola non possono dipendere da una minoranza di volenterosi che si forma e aggiorna per passione a proprie spese (non solo economiche). Le innovazioni devono essere garantite a tutti e non solo a quelle classi che hanno la fortuna di trovare l’insegnante motivato e preparato. In questo modo si creano disparità e disuguaglianze, contrastando con uno dei principi fondamentali della nostra costituzione: tutti i cittadini sono uguali e devono avere le stesse opportunità. Vorrei poi porre l’attenzione sulle Università che dovrebbero formare all’uso delle nuove tecnologie e invece gli atenei sono quelli meno dotati di strumenti tecnologici. Come possiamo pensare che i giovani laureati siano la salvezza, se sono i meno preparati dal punto di vista metodologico? E, invece, è proprio da lì che bisogna partire introducendo nei corsi di laurea un esame sulla didattica con le nuove tecnologie. Massimiliano Canale
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